Momenti di grandi cambiamenti, nella società e nelle sue componenti strutturali, nella materia del corpo degli esseri umani, nella loro psiche, intesa come complesso mentale, emozionale ed eterico.
Repetita iuvant
Ormai è diventato un tormentone informativo, ma è importante apprendere un nuovo linguaggio tra sè inferiore e sè superiore, tra personalità, anima e individualità.
Il nostro essere campo cosciente di energia – più o meno – consapevole, richiederebbe un corso di base sui concetti primari da osservare per essere equilibrati dentro di sè e rispetto al campo energetico globale, che potremmo definire, senza tema di errore, Coscienza Universale, Uno, Ain, Dio, ecc-ecc.
Ma sarebbe utile anche una mappa del territorio a nostra disposizione, nel quale manifestare la nostra “nuova”, in fase di acquisizione, consapevolezza di ciò che realmente siamo, “vibrazione d’essere”.
Considerando che stiamo parlando di concetti tipo, infinito, eterno, multidimensionale, visibile ed invisibile, capirete che qualsiasi descrizione sarebbe quantomeno relativa e parziale senza punti fissi di riferimento.
Dal mio punto di vista sarebbe più interessante focalizzare l’attenzione sul cosa, in definitiva, c’entriamo noi in un quadro di questo tipo.
Che ci staremmo a fare noi tra universi multidimensionali gravidi di esseri dal fisico impensabile, ed altri di pura energia, ma gelosi della materia?
Tra dei possenti, di vari miti e schiere di eserciti invisibili, entità la cui veste esterna sono i nostri pianeti e stelle astronomici?
Travolti da flussi di energia che vengono fagocitati dai buchi neri spaziali per andare a generare galassie ad infiniti anni luce da noi?
Nessun problema, basta chiedere e si trovano i canali giusti per tali curiosità; riallacciandomi ad un altro quadro immaginativo, ecco la legenda di questa ulteriore visione tra il visibile e l’invisibile.
Mondo invisibile
Tutto quanto al di fuori dalla percezione dei 5 sensi può essere definito, semplicemente, invisibile, intangibile, alla fine spirituale.
A dire il vero questo ultimo termine richiama un quid maggiore: quello che non vedo, … ok: facciamo finta che esista materia così sottile da non poter essere vista, tipo polvere di stelle.
In pratica c’è uno sgabello di trame sottilissime, non lo vedo, ci sbatto contro, niente male perchè è infinitamente sottile, non me ne accorgo nemmeno.
Stupidate?
Non siete, ogni secondo della vostra vita immersi in piacevoli e fresche ed indispensabili molecole di azoto, ossigeno, argon e anidride carbonica?
E se fate shopping in città magari ci aggiungete anche belle dosi di particolato atmosferico, ossidi di azoto, ozono, ossidi di zolfo, nitrati e altri composti organici volatili.
Non andate in città? Allora aggiungiamo solo ammoniaca, e una vasta gamma di diserbanti e pesticidi e concimi organici ed inorganici, se pensate di scappare in campagna, quella delle colture intensive.
Tutto ciò sotto forma di molecole, invisibili, sì, e disperse nell’aria invisibile, ma fatte di qualcosa che a volte proprio bene non fa, anche se non produce ematomi visibili se ci passate in mezzo.
Questo è l’invisibile.
Mondo spirituale
Spirituale richiama invece un qualcosa di molto più profondo, una “presenza” di personalità, un qualcosa di cosciente, consapevole di sè stesso, che prende decisioni ed agisce, a modo suo, volendolo fare.
Richiama il concetto di energia vivente, vibrazioni d’essere, flussi di coscienza con direzioni ed intento precisi, perseguiti, costruiti, campi sferici e spirali di espressione, di volontà e caratteristiche mentali ed emozionali di ogni tipo.
Di questo ne può parlare solo chi c’è stato, per cui ecco qualche indicazione di territorio spirituale, rilasciata da amici dell’Aldilà.
Molto è stato detto dell’influenza del mondo dello spirito su quello della materia, ma le sfere spirituali sono ovunque nell’universo, sui pianeti, nei diversi sistemi stellari, e perfino nello spazio che li separa.
Entro i confini della nostra sfera terrestre sono presenti tutti i generi di sfere spirituali, dalla più bassa alla più alta.
Visto che nel mondo dello spirito la distanza non si calcola a metri o chilometri, molte sfere differenti possono coesistere e sovrapporsi sullo stesso luogo fisico.
Per esempio, una persona umana può essere al bar, e allo stesso tempo essere connessa ad una particolare sfera spirituale, mentre un’altra persona nello stesso bar è connessa ad un’altra sfera di livello notevolmente diverso.
Passando per un qualsiasi bar, soprattutto di lunedì, si avrà immancabilmente una visione perfetta del risultato di questa … convivenza.
Connessioni … sferiche
Se fossimo “spiritualmente” equilibrati e in armonia con l’Uno, non dovremmo vivere qui.
Ma, essendoci, ognuno è in contatto costantemente con una particolare sfera spirituale, corrispondente al proprio livello evolutivo.
E quando lo stato d’animo cambia, le correnti che si sprigionano dall’anima, dalla mente inconscia e da quella conscia aggiungono o creano collegamenti a campi del tutto diversi, o potenziano alcune parti di quelli nativi.
Ogni volta che il sé superiore ha possibilità di esprimersi, si espande, connettendosi automaticamente alle sfere più elevate e più radianti, anche se si vive ancora sulla Terra.
Ogni volta che il sé inferiore si fa più forte e non consente al sé superiore di trasparire, prevaricandolo, si stabilisce un legame con energie … Ombrose.
Siccome ogni sfera energetica è abbondantemente popolata da entità che si adattano e specializzano a quella particolare sfera, noi siamo costantemente in contatto con “spiriti” di diverso sviluppo spirituale, alto e basso contemporaneamente, come pure con forze e correnti generate dalla nostra personale sfera.
Punto astrale
Ne consegue che io sono una boccia, (piccola!), e rotolo a destra e a sinistra come meglio mi gira, ma in un campo di infinite altre bocce, boccette e boccioni, ognuno con la sua velocità e verso di rotazione.
Il Caos descritto dall’occultismo; ma non in collisione, solo in costante movimento secondo “autostrade” di energia che risuonano tra di loro, attirandosi, respingendosi, sovrapponendosi.
Per cui, se ne imbocco una particolare al casello di entrata, tutto fila liscio, assieme a tutte le altre palline che vanno nello stesso verso.
Se entro dall’uscita, o cambio direzione, o faccio inversione ad u o mi fermo all’improvviso, mi bocciano.
Ecco che tutto cambia, alla velocità determinata dalla dimensione dell’altra boccia.
O un semplice cambio di corsia, o l’estromissione dall’autostrada, o il fermo nella piazzola di sosta, o la frantumazione.
Fino a qui direi che la spiegazione è chiara, siamo alla bocciofila della nostra singola vita, cercando di annusare il verso delle altre nostre compagne di partita, per evitare di essere sbalzati fuori dai contesti ai quali teniamo di più.
In un prossimo post cercherò di reperire i manuali necessari per tornare, da questo esempio (… orrido…) al funzionamento del mondo spirituale.