Il mio logo

Il mio logo di Geometria Sacra

Avete mai visto all’opera i costruttori dei carri di carnevale? Definito il soggetto dell’opera da realizzare, il primo passo indispensabile è creare la struttura sulla quale incollare la cartapesta che poi, dipinta, renderà manifesta una forma, che costituirà un simbolo, una sintesi unica destinata a richiamare alla mente in un solo colpo tutte le argomentazioni legate al tema trattato dal carro.

Eppure senza la struttura di base, quell’intreccio di fil di ferro, legno, e quant’altro necessario, quel simbolo, tutte quelle informazioni che vi sono racchiuse, non vedrebbe mai la luce.

Geometria come mappa di energie in azione

La Geometria Sacra si occupa delle strutture che sostengono i simboli di vita che ci circondano quotidianamente: pianeti, a partire dal nostro, alberi ed erba, foglie e fiori, animali, esseri umani, oggetti.

Ed è talmente precisa, questa rappresentazione, che per essere in equilibrio, per esistere, deve rispettare strutture e proporzioni precise; ecco i termini consueti che si incontrano quando si nomina la Geometria Sacra, tipo i solidi platonici, la sezione aurea, la successione di Fibonacci, il fiore della vita, e via di seguito.

 Quindi è solamente un sillabario, un atlante di come è costruita la Vita: intorno ad una struttura di linee di forza, energie vorticanti in direzioni e canali ben precisi, si raccolgono gli elementi chimici che vanno a ricoprire le intelaiature che dall’esterno diventano un essere umano, un cane, un albero, una montagna, un cristallo.

Non righe disegnate ma reticoli energetici

Pertanto ogni linea tratteggiata a formare una piramide a base triangolare o quadrata, un ottaedro o un cubottaedro deve essere letta, interpretata, considerata come un essere di energia che consente a quella forma di esistere.

Di più, quell’entità energetica continua a mantenere coeso ogni componente di quella forma fino a quando la coscienza che vi dimora abbia interesse a fare le sue esperienze attraverso l’uso di quella stessa forma.

Siamo quindi nel campo di attività fortemente collaborative che consentono a coscienze d’essere appartenenti a piani e dimensioni diverse, di aiutarsi vicendevolmente a realizzare le loro intenzioni, e questo a livello microcosmico, come macrocosmico.

Perchè:  “Ciò che è in basso è come ciò che è in alto e ciò che è in alto è come ciò che è in basso per fare i miracoli della cosa Una.

E poiché tutte le cose sono Una e provengono da Una, per la mediazione di Una, così tutte le cose sono nate da questa cosa Unica mediante adattamento”.

(Ermete Trismegisto che anticipa in un paragrafo la fisica quantistica modernam dando una definizione di ologrammi viventi).

Perchè definirla Sacra

Il termine “Sacra” è indicato, se si considera che nelle diverse forme geometriche vengono inclusi il senso, la spiegazione, il significato, la valenza e la trasformabilità dei numeri, dei suoni, dei colori, delle frequenze vibratorie, degli Esseri esotericamente riconosciuti come spiriti dell’aria, dell’acqua, del fuoco, della terra.

La Natura

A queste strutture si uniforma ogni manifestazione della natura, basti pensare che un albero, quando cresce, sviluppa il numero dei propri rami rispettando la sequenza di Fibonacci, la conchiglia del nautilus cresce rispettando la proporzione aurea.

Le api nell’arnia costruiscono celle perfettamente esagonali, la neve conforma i suoi fiocchi a strutture cristalline simmetriche, le felci sviluppano sè stesse rispettando funzioni frattali.

L’uomo

La voce umana registrata in cimatica disegna poligoni perfetti continuamente trasformantisi uno nell’altro, le proporzioni del corpo umano non sono determinante dal caso, la forma dell’occhio è conformata per recepire energia elettromagnetica.

Codici informativi

Tale è per la Geometria Sacra; il testo, i disegni, i calcoli e tutto il resto sono codici informativi inseriti nella matrice quantica di questo universo e pertanto a disposizione e pronta ad essere attivata da chiunque, in responsabilità delle proprie intenzioni.

Gli esseri umani, a parte i vincoli strutturali, quando vogliono lasciare un messaggio nelle loro costruzioni, utilizzano proporzioni derivanti dai canoni della Geometria Sacra.

Posso essere io da meno? 🙂

Ho voluto infondere in una immagine quella visione dell’energia che permea ogni cosa e ho chiesto aiuto ad un amico, Sagi Gradi, la cui capacità è di creare forme geometriche parlanti, partendo da una idea, una impressione, una sensazione.

Nel Tutto noi siamo inglobati, in quanto la nostra coscienza di vita, quella che ogni tanto si chiede: “Ma, io, chi sono? Da dove vengo? dove vado?”, è focalizzata sul nostro quotidiano.

Ogni singola nostra giornata è incentrata sulla nostra “idea-forma”; quello che pensiamo di noi stessi, entro la quale ci identifichiamo e ci chiudiamo, chidendone il massimo rispetto e deferenza.

Ma all’interno della nostra personale idea-forma vi sono dimensioninteriori infinite, a partire dai nostri inferni interiori fino alla nostra idea di paradiso.

Solo al raggiungimento della meta non vi sono più contrasti, opposti, ma solo equilibrio, unità, coesione, comprensione, apertura, amore impersonale.

Vector Equilibrium, una idea superiore di coscienza

É la figura interna del mio logo: quella specie di diamante è un Vector Equilibrium, una manifestazione di energia in perfetto equilibrio costante, nonostante la continua vibrazione e mutazione.

Al centro è sovrapposto un richiamo al DNA, il registratore Akashico della nostra essenza, lo strumento che ci connette costantemente con ogni dimensione del Cosmo, manifesta o immanifesta.

Ha due punti di riferimento, un vertice e una fine perchè l’energia cosmica, fluendo attraverso il nostro essere, crea costantemente forme che poi perdono consistenza, una volta esaurita la loro funzione, per modificarsi di nuovo in qualcosa di nuovo.

Il logo è circondato da un nastro di Moebius a forma di infinito, sigillato dal simbolo delle nozze tra Sole e Luna, le nostre componenti maschile e femminile che si rincorrono, si sovrappongono, si intrecciano l’una con l’altra in un moto incessante.

Semplicemente un simbolo della trasmutazione alchemica della nostra Anima, tesa al perfezionamento della propria coscienza, del proprio sentire.

I raggi che circondano il simbolo sono quello che siamo noi, ognuno di noi; l’emanazione di noi stessi, il manifesto della responsabilità delle nostre azioni e del nostro essere che irradiamo intorno a noi.

Sono 18. Sono simboli di vita, energia vitale, vivente, radice di vita, risveglio del cuore, alcuni tra i tanti significati rapportabili alla 18′ lettera dell’alfabeto ebraico, lingua sacra della Cabalà, la Tzadik, la cui descrizione espongo qui.

Un augurio ed una serena intenzione

Che la semplice vista di questo simbolo risvegli l’attenzione sulla necessità di porre equilibrio alle proprie Dimensioninteriori.

E che ponga Luce e Chiarezza Divina sulla responsabilità personale di ognuno nel cercare pace, serenità, rispetto, comprensione e aiuto in sè stesso.

Infine che renda altrettanto evidente che è solo nostra responsabilità irradiare o meno tale pace, serenità, rispetto, comprensione e aiuto a beneficio di tutto quanto ci circonda.

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