Che sia il momento di modificare qualcosa?
Sono nato in Italia e pertanto sono stato Catechizzato come da prassi di una “famiglia cristiana italiana”.
Poi sono cresciuto, mi sono costruito la mia bella personalità, ho impiegato diversi anni, parecchi, a sperimentarla in varie forme ed accadimenti.
E altri diversi anni, anche questi parecchi, dal mio punto di vista, a demolirla e ricostruirla secondo parametri diversi, meccanismi diversi e lingue diverse.
Attualmente … “work in progress”.
Anzi, direi che questo stato di sperimentazione-elaborazione-trasmutazione sia diventato un mio nuovo protocollo di vita, un nuovo paradigma.
Ma sono sempre un figlio di persone, luoghi, tempi, idee, passati, presenti e futuri e contribuisco a modificare questo continuum, che all’apparenza è fatto di passi uno dietro l’altro sulla strada del tempo.
Il “tempo” però è solo uno stato di coscienza e pertanto se cambia la coscienza cambiano anche gli stumenti necessari per applicare tale coscienza alle percezioni generate dall’esterno delle nostre Dimensioninteriori.
Capisco che qui mi capisco solo io, ma non demordo a condividere questi elaborati.
Due diversi modi di pregare, cioè di connettersi con le proprie dimensioninteriori.
Dicono che siamo all’alba dell’era dell’Acquario e allora mi sono divertito in questo modo: (a ognuno il suo:)
mi sono scritto a sinistra il Padre Nostro canonico
e a destra quello che ho composto per me e che tento di manifestare di giorno in giorno.
Padre Nostro come dal sito del Vaticano:
Padre Nostro che sei nei cieli,sia santificato il tuo nome,venga il tuo regno,sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbando- narci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen
Mia personale espressione di volontà:
Dio Padre/Madre che sei ovunque, sia glorificato il tuo nome nell’Infinito Eterno Presente. Rendimi sempre consapevole della responsabilità di quello che sono e manifesto in pensieri, parole, azioni ed omissioni. Richiamami sempre al totale rispetto di ogni tua manifestazione e sostienimi in questa mia libera scelta affinchè io possa collaborare alla realizzazione del tuo progetto divino. Grazie
Ho letto le due versioni diverse volte, ponendo attenzione alle sole sensazioni pervenute al mio essere interiore.
Mi piacciono tutte e due ma hanno connotazioni piuttosto diverse, a voi condividere le vostre, se vi va ed esprimere il vostro pensiero; sottolineo solo che una mi carica di una responsabilità che è considerata come sottintesa, evidentemente, ma a volte poco assunta in carico.
Per cui mi chiedevo: in questa nuova era evolutiva, dove l’animo umano dovrebbe essere volto ad una fusione ulteriore dei propri opposti, ci si affida ancora ad un qualsiasi ente esterno per “ottenere” quello che ci serve, stanchi di una ricerca infruttuosa, o che si ritiene non porti a nulla nemmeno il tentarla?
Ci si abbandona ancora fiduciosi che papà e mamma, o la scoietà o il denaro o il potere alla fine ci daranno il dolcetto, nonostante i capricci?
O forse, anche guardando fuori dalla finestra del nostro nido sicuro, non è che sia arrivato il momento che ogni “singolo individuo” accetti la responsabilità di quello che è, che fa o che non è o non fa, rispetto ad un paradigma più elevato, magari evolutivo, migliorativo, cosmico?
E badate bene che qui non parlo di politica o sociologia o economia globale e tantomeno di finanza: parlo sempre e solo di Dimensioninteriori e del significato che ognuno di noi, nel profondo del proprio essere, dà alla VITA.