
La sfera di energia nella quale tutti viviamo, la Coscienza Cosmica Universale, agisce in base a criteri assolutamente perfetti e soprattutto non egoici.
Uno di questi concetti è la Fratellanza Universale, cioè la connessione quantica che esiste tra ogni singolo essere vivente, e non solo.
Infatti il termine “vivente” si estende a tutto quello che noi umani consideriamo … senza valore.
Quindi il rispetto e la considerazione dovrebbero comprendere anche gli altri mondi entro e assieme ai quali manifestiamo noi stessi.
Il regno minerale, il regno vegetale ed il regno animale.
Nonché ogni altro oggetto, strumento o macchinario che produciamo utilizzando sempre terra, acqua, aria e fuoco, più la Volontà/Potere/Spirito.
Quest’ultimo è l’aspetto che dovrebbe distinguere il livello umano dagli altri, la volontà di agire in rispetto di questa consapevolezza: siamo solo una parte del Tutto.
Eppure continuiamo ad incolpare questo Tutto, di tutto quello che non vogliamo vedere: la nostra responsabilità.
Anche degli avvenimenti macroscopici che coinvolgono popoli interi e che sembrano essersi generati da soli, provenire dal nulla, come gli eventi naturali.
Oppure indotti e provocati a regola d’arte, sotto gli occhi di tutti, ma “giustificati” da ragionamenti di sicurezza, paura, salvaguardia economica, interessi industriali over-country e over-people.
Come mai?
Molti dettami esoterici e/o spirituali, però, sono da anni a disposizione degli “uomini e donne di buona volontà”.

Tra questi anche la verità che ognuno di noi è l’unico ed assoluto responsabile del proprio destino.
Si agisce pur tuttavia non considerando l’esistenza delle leggi cosmiche come una realtà, consapevolmente o meno, e questo comporta che ci si trovi a passare momenti molto difficili.
L’esperienza della sofferenza, di ogni tipo, è il corrispettivo da pagare per comprendere quello che ogni personalità dovrebbe attuare, trascendere sé stessa ed il proprio egoismo.
In questo ambito rientrano anche le guerre, che continuato ad insanguinare l’umanità da tempi immemori.
Per decisione ed interessi di pochi, molti, all’apparenza innocenti, devono sopportare un pesante destino.
Ma è stato decretato che nessuno dovrà mai subire nulla che non rientri nel suo piano personale, persino nei disastri di massa o di gruppo.
Quale la fonte?
La legge della Fratellanza Universale, la giustizia cosmica, Divina, pone tutti sullo stesso piano, ma al di fuori del concetto del tempo lineare, del prima e del dopo.
Per cui chi oggi subisce, può aver fatto subire ieri, o domani per reazione si vendica contro il mondo, indifferente di colpire o meno i responsabili dei passati tormenti.

E chi resta a guardare? E’ il più furbo, colui che ha capito tutto e non gioca più? O semplicemente protegge il suo orto privato?
Oppure si lamenta ferocemente sui mali del mondo , seduto nel salotto di casa, insegnando il giusto vivere a chiunque non la pensi come lui?
Prendere consapevolezza di sè stessi e del gruppo al quale ci accodiamo, a turno, tra una vita e l’altra, è un grande lavoro.
Ma se siamo qui ora, è adesso che siamo coinvolti, siamo a conoscenza, presenti, in questo mondo proprio in questo istante in ogni situazione che percepiamo e che arriva alla nostra coscienza.
Che è chiamata a prestare ascolto e occhi, cuore e mente, e imprimere a parole il proprio pensiero, la propria intenzione.
Ecco che si attiva, e a molti scappa questo aspetto, il potere creativo individuale di ogni singolo, che condivide la responsabilità delle guerre e di tutti gli altri disastri di massa.
Per il semplice fatto di esserci, di fare parte del tutto, ma forse ignaro, inconsapevole della sua partecipazione ai danni collettivi.
Non solo i politici, o quei pochi che visibilmente e pubblicamente plasmano la storia mondiale, ne sono i responsabili, ma ogni singola persona che con pensieri ed emozioni negative inquina il “serbatoio” cosmico.
Che prima o poi, in osservanza della giustizia cosmica, non quella umana, ne rilascerà gli effetti.
Ogni pensiero di odio, separazione, egoismo, ingiustizia, discriminazione, il volere più per sé stessi che per gli altri, in breve, ogni pensiero che violi la legge della fratellanza, del mutuo soccorso tra simili, diventa un mattone del muro della separazione.
Un altro componente di quella enorme struttura energetica, la guerra, che si forma nello spirito e poi manifesta la sua distruzione sul piano materiale.
Siamo tutti Uno

La maggioranza di noi, tutti inclusi, nutre pensieri di ansietà e, se non proprio di odio, almeno pensieri di rancore, diffidenza e separazione.
Tra familiari, vicini, paesani, tra gruppi di un tipo e di un altro, e tutto questo va contro la legge della fratellanza.
Ogni pensiero, ogni emozione di questo genere, si tramuta in un contributo significativo per il divampare di una guerra.
Questo non si applica solo a pensieri, emozioni e reazioni individuali, o a questioni e opinioni politiche generiche.
Persino quando le persone non hanno reazioni scorrette nei confronti della società in generale, l’energia con cui reagiscono in modi negativi e inopportuni nella loro vita privata, contribuirà ad accelerare una guerra, o un’altra catastrofe di massa.
Ripulire interiormente i propri pensieri ed emozioni, vivere con la consapevolezza della propria responsabilità nel causare ogni avvenimento ed accettare il proprio potere di poterne modificare gli effetti.
In questo consiste l’esperienza evolutiva delle incarnazioni nel mondo fisico, volta a prendere coscienza di sé stessi.
Fare mente locale ai propri pensieri, emozioni e reazioni ci consente di prendere consapevolezza di quel veleno che emaniamo, anche inconsapevolmente, e che nutre le energie base delle guerre di ogni tipo.
Piccolo = Grande
Nel nostro piccolo potremmo avere difficoltà con alcune persone: forse ci hanno ferito e non ci consentiamo di superarlo e di comprendere.

Abbandonando il nostro piatto della bilancia e salendo su quello opposto, potremmo aprirci ad altri punti di vista.
Potremmo accettare che probabilmente l’altra persona ha reagito contro, solo per cecità, ignoranza, paura, con grande insicurezza interiore, cercando di proteggersi in modo scorretto.
Quante volte ci si è trovati noi stessi nell’identica situazione, ad avere una reazione simile, ferendo altri, non perché si voleva farlo, ma perché nella nostra cieca insicurezza si pensava che fosse il modo migliore per proteggerci.
Da piccole questioni, moltiplicate per miliardi di esseri che emanano questo tipo di energia, di reazioni, di cecità mentale, scaturiscono tutti i conflitti e le guerre e gli eventi che colpiscono una umanità spiritualmente bambina.
Gli oceani sono fatti di gocce, le guerre sono fatte di infiniti singoli episodi di violenza e distruzione che richiamano le stesse identiche azioni, in un ciclo infinito.
Tutto questo non è fantasia, è semplicemente un corollario del fatto che il mondo materiale è il piano sul quale , in maniera fisica, palpabile, sperimentabile con i nostri 5 sensi, vengono in manifestazione tutti i nostri pensieri, parole, azioni e non azioni.
La cura
Il senso del vivere è semplicemente vivere, ma ad occhi e mente aperti.

Non verso l’esterno, che pensiamo, affermiamo, modifichiamo e dove sperimentiamo poi in prima persona le nostre stesse creazioni.
Siamo noi i creatori del nostro destino, e incidiamo profondamente anche in quello di tutti gli altri esseri viventi a noi contemporanei.
Tutte le guerre che facciamo, quotidiane o planetarie, continueranno all’infinito fino a quando continueremo a dimenticare che universalmente siamo tutti fratelli, tutti foglie dello stesso albero, tutti radici della stessa pianta.
Accettare questo comporta comprendere il creatore dell’effetto che non ci piace, noi stessi, amarlo per come è, perdonarlo e consentirgli di modificare la propria visione della vita.
La guerra che ognuno combatte contro il proprio esteriore, piccola o grande, è il risultato di quello che ha pensato, detto e agito fino ad ora.
Se non si comprende che evoluzione significa cambiamento, radicale cambiamento della personalità, di un essere umano, di un popolo, di un pianeta, di una civiltà, tutto continuerà allo stesso modo.
Sollevato il peso attuale, se ne ripresenterà uno nuovo.
Posso io fermare una guerra fomentata da interessi miliardari e lotte di potere a livello globale? NO di certo.
Posso tendere la mano a chi mi sta vicino e sostenerlo nei momenti oscuri? Si.
E’ possibile tenerci per mano, piano piano uno ad uno, fino a creare una rete non di interessi economici ma di valori spirituali?
Che copra tutto il pianeta? Che non lasci indietro nessuno?
Che aiuti il piccolo a sentirsi sicuro?
Siamo qui solo per questo.
Tutto il resto è vanità.