In definitiva cosa è il “dolore”?
Ti alzi al mattino, e tutto va bene.
Colazione, lavoro, pranzo e poi… IL DOLORE.
Un braccio inizia ad urlare all’altezza del bicipite, una ferita improvvisa, non riesci più ad alzare un bicchiere.
E’ evidente che qualcosa sia capitato a questa povera bestia: dalla salute alla sofferenza in un secondo.
Bene, tutto si risolve, sarà stato questo, sarà stato quello, e l’elenco delle cause possibili logicamente diventa infinito.
A volte si dubita che uno possa percepire dolore ad un braccio in così tanti modi diversi, ma….
Estraniandoci dalle cause … fisiche, ovviamente l’evento è da attribuire a cause … “energetiche”.
C’è da una qualche parte st’energia che sembra non abbia altro da fare che scassare qualcosa.
Se ne va in giro per strada e dove piglia piglia, ecco una gamba che scrocchia, una mano che urla in cinese, la solita vertebrina lombare che si intorpidisce… colpa dell’energia del momento.
Nessun antidolorifico o analgesico o antinfiammatorio risolve, a malapena lenisce.
Allora?
E’ ovvio che qualcosa sia accaduto: stacchiamo il nostro braccio, lo mettiamo sotto un microscopio elettronico e cerchiamo di capire.
La situazione diventa complessa perchè il braccio, in sè e per sè scompare, e si mostrano cose strane definibili cellule appese ad un tessuto connettivo.
Cellule composte di lunghe file di molecole e poi altri pallini di idrogeno, carbonio, ossigeno, ferro, zinco e famiglia, di varie fogge con altri pallini ancora più piccoli che fanno la giostra intorno a loro.
In pratica se un atomo fosse grosso come una mela, i suoi elettroni gli girerebbero intorno alla distanza di 30 chilometri circa, allacciandosi all’orbita di altre famiglie, sempre anche loro lontane da casa di una trentina di km.
In un braccio per cui, è più il “vuoto” che il pieno”.
Proprio nel vuoto ci sarebbe da ricercare la causa della fitta di cui parlavamo prima.
Semplicemente qualche elettrone di un tipo, ha sbagliato una o due curve, ha fatto un frontale con altri elettroni di tipo diverso e, capisci tu, che litigate.
Traffico fermo, linfociti, ormoni, ambulanze, saltano fuori i cric e le bestemmie… il braccio ti fa male.
Perciò tutto si riduce al fare attenzione ai segnali stradali e mantenere la distanza di sicurezza e una velocità consona all’ambiente.
Altrimenti è il caos.
Siccome il piccolo è come il grande e viceversa, le “informazioni” dell’evoluzione sono la base della nostra essenza.
Il crederci solo un corpo fisico, materiale, concreto, “toccabile”, è un grosso errore nel quale incorre l’intera, o quantomeno buona parte dell’intera umanità.
Noi siamo solo INFORMAZIONI, e come tali abbiamo solo la responsabilità di verificare la fonte di quanto crediamo e pensiamo, perchè tali bit di coscienza generano emozioni.
Siccome il corpo mentale, soprattutto quello inferiore, è inscindibilmente connesso, intrecciato, con il corpo del desiderio, ogni pensiero/informazione generano emotività.
Ed ogni moto emotivo richiede una azione correttiva per fuggire dallo sgradito o per rincorrere il piacevole.
Questo è inevitabile perchè il programma dell’ego è questo, e cambiarlo comporta seguire i corsi di consapevolezza dell’università della vita.
Gli esami da dare sono tanti, perchè i sotto programmi sono numerosi.
Tipo il programma del peccato originale e del senso di colpa e dell’espiazione collegati, il programma della paura e del dubbio, il programma della separatività e dell’indegnità e via di seguito.
Essendo energia noi siamo un vasto, enorme campo elettrico e magnetico e pertanto dobbiamo prestare attenzione ad ogni frequenza e modulazione interna nostra, ma anche esterna, perchè ci modifica.
E siamo nell’immensità del Tutto, per cui, hai voglia a pensare che tutto sia sempre “sotto controllo”: ogni giorno a malapena puoi sperare di andare sempre di bene in meglio, rispetto a … “prima”.
Qualunque cosa significhino questo bene e meglio.
Facciamo finta che…
Facciamo conto di essere un’anima che come veicolo ha scelto di essere una morbida palla di seta perfettamente sferica, fluttuante sulle onde sonore dell’armonia angelica.
Ma ogni giorno recepiamo cose nostre che non vogliamo trattare, (noiose, fastidiose, abbiamo altro da fare), ma nel contempo ci facciamo coinvolgere da ogni sorta di informazioni esterne che ci riducono come la poltrona a sacco di Fracchia. (vedere per i più giovani: https://www.youtube.com/watch?v=xvL8FpvTMLw).
In tale contesto i nostri neuroni iniziano ad agitarsi e a miagolare in giro lamentele, giudizi, accidenti vari e più o meno complessi, che si diffondono attraverso sostanze chimiche definite neurotrasmettitori.
Ce ne sono di diverso tipo e sono in rapporto diretto con le nostre emozioni.
Cioè, quello che pensiamo e come lo pensiamo determina quello che “sentiamo”, il nostro stato emotivo, accentuandolo o inibendolo.
Il comportamento umano, a differenza di quanto possa pensare l’ego, quale solo signore di sè stesso, dipende da cose tipo:
– noradrenalina: mantenimento stato di veglia, aggressività, reattività allo stress e all’ansia;
-dopamina: amplificazione del piacere, espansione mentale fino a stati allucinatori;
– serotonina: controllo del tono dell’umore, la memoria, l’apprendimento, il sonno, l’appetito, l’ansia, l’aggressività la sessualità e la sfera viscerale inconscia;
– acetil-colina: mantenimento stato di veglia e di attenzione, processi della memoria e dell’apprendimento e il controllo morale delle pulsioni;
– istamina: stimola o inibisce lo stato di veglia, l’appetito.
Tutta roba che non sta ferma lì, ma si espande ed agisce a livello di sistema nervoso simpatico, eccitatorio, e para-simpatico, inibitorio.
Di cosa?
Delle ghiandole del sistema endocrino, quelle che emettono ormoni di ogni tipo a tutta birra, non appena viene dato loro il via: pineale, ipofisi, tiroide, timo, pancreas, gonadi, surrenali.
E per tutti i possibili stati di ben-essere o mal-essere, fisico o anche solo percepito, in quanto il complesso ormonale umano in pratica è l’attivatore della nostra vita quotidiana.
Induce stress, ansia o perdita di appetito, gestisce il freddo e il caldo del corpo, la libido sessuale, il sonno o la sveglia, la depressione, l’incapacità di concentrazione, la sensibilità al dolore, il passaggio dall’infanzia alla pubertà.
Se devi andare a fare la pipì o altro, la crescita del corpo o di solo alcune cellule, anche fastidiose, e addirittura la morte.
L’ultimo respiro è indotto dall’ipofisi, che libera una massiccia dose di beta-endorfina, inducendo l’asfissia finale.
Ma questo è affermato solo dalle scienze occulte, perchè la medicina ufficiale si occupa solo dell’ultimo protocollo delle farmaceutiche applicabile in caso del tale sintomo, per cui, male al braccio, antinfiammatori, cortisone, pomate, infiltrazioni, trattamenti motori, e se non serve …. amputazione.
Oppure …
… trai spunto dalla sapienza antica, che recita “mens sana in corpore sano”, fai finta che sia vero che tu abbia uno spirito, che si esprime attraverso un’anima che anima un corpo fisico.
Immagina di essere un punto di luce seduto nella stanza dei bottoni del tuo corpo, la tua ghiandola pineale, punto nevralgico di smistamento e riequilibrio dei sistemi nervoso, endocrino e immunitario.
E’ attraverso di essa che la tua parte “incorporea” prende possesso e consapevolezza del vivere materiale; è la sede del tuo senso di essere … luce, dello stato dove tutto è UNO, dove non esiste minaccia o paura o tensione o altri “fastidi” simili.
Di più, se tutto è UNO, tu sei uno con questa energia cosmica totale.
Mi si insegna che lo stato di UNO consiste nell’Essere… e basta; nella consapevolezza totale di esistere, senza la necessità di avere alcuna prova, fisica o di altro tipo di …. esistere.
Senza quindi materia attaccata ad altra materia che si muove in mezzo ad altra materia.
Non ho idea di come possa essere, tranne, da un punto di vista umano, la noia di stare fermo in un Nulla, dove tutto è possibile, ma dove non fai niente, tranne … essere.
Capite che dal nostro punto di vista, di occidentalis karma, ha poco senso: abbiamo una necessità intrinseca di agire, muoverci, muovere ogni cosa intorno a noi, incessantemente.
Non si riesce a stare fermi.
Per cui, se non si avesse materia a disposizione, da plasmare come la plastilina, quello che resta è solo l’energia della mente, o meglio della coscienza di essere.
Come quello che si dice delle persone in coma, che sono coscienti di tutto quello che avviene intorno a loro, ma non possono agire nel mondo che percepiscono intorno a loro.
Ecco che acquista senso quello di cui l’esoterismo ci informa: siamo energia cosciente che vive in campo energetici che ci modificano e che modifichiamo.
Creando una realtà illusoria, fittizia, (la Maya orientale), che ci permette di percepire, fittiziamente, emozioni che ci inducono a “fingere” di agire in un contesto “materiale” creato o attirato o indotto dalla stessa energia, che noi stessi emaniamo.
Costituita da quello che noi “pensiamo” di essere, e che ci aspettiamo che gli altri “riconoscano” come noi “pensiamo” di nuovo che debbano “fare”.
Quindi tutti neuro-trasmettitori in azione.
Lo stato dell’UNO, mi si dice sempre, è la fusione dei tre aspetti attribuibili al divino, volontà, amore consapevole, e azione intelligente conseguente.
Tutti e tre in uno.
Sistema nervoso, sistema immunitario e sistema endocrino, tutti regolati ed equilibrati dalla sapienza che risiede nella ghiandola pineale, la nostra connessione con l’UNO.
Il Pensiero Originale, che tutto crea con la propria energia elettro-magnetica in costante variazione ed espansione, basata sulla sua forza cosmica universale, coscienza dell’IO SONO.
Come “guarire” il braccio, quindi ??
Guarendo “l’illusione” del vivere veramente tutti gli “accidenti” vari che “ci creiamo”, per l’insostenibile noia dell’essere, e di considerarli indispensabili per il nostro “finto” essere … esseri umani fisici.
Cioè, come ricordarci ogni momento di essere solo energia? Di essere non l’io .. “mio”… sono ma … quel … IO SONO?
(…… pausa di sospensione …….) …….. tadah!!!!!!!!
Riportati al Suo centro, al tuo centro, prima di prendere qualsiasi decisione, prima di reagire al solito modo;
prima di agire in un qualsiasi modo;
focalizza costantemente ogni disagio emozionale che ti informa delle interferenze nel tuo campo energetico vitale;
disturbando la tua nota fondamentale, quella che vibri per partecipare all’armonia cosmica, alla musica delle sfere.
quella che ti distoglie dalla consapevolezza di chi sei veramente.
E quindi …????
( … rafforzativo impaziente … e di incomprensione …..)
Respira lentamente, calma gli impulsi emotivi, che ti spingono ad agire in un qualsiasi modo, tacita l’iperattività mentale che ti ha già portato nella paura, nella mancanza, nel confronto.
Sei nel presente di te stesso, ascolta e percepisci l’energia cosmica che entra nei tuoi polmoni.
Che si allargano e ti avvolgono come le ali del tuo angelo custode, se ci credi, o come l’amore incondizionato del creatore UNO, che tu ci creda o meno.
Sei sotto protezione, aiuto, sostegno, e guida, (questo solo se lo vuoi), in ogni momento della tua vita.
Non potrai mai sbagliare , non esiste giusto e sbagliato.
Non sarai mai da meno di nessuno, non esiste un “amato” di più o di meno, non esistono rapporti preferenziali, speciali.
Non hai colpa di nulla perchè non farai mai nulla che non sia perfetto, nel gioco cosmico dell’apprendimento/insegnamento reciproco.
Le ombre del tuo passato non esistono più, sono solo nella tua memoria, se lo vuoi tu, ma non producono nulla.
Il futuro lo scrivi tu, oggi, di secondo in secondo, su fogli bianchi.
Sei Luce, qui e ora, adesso e per sempre, e crei il tuo eterno qui e ora, proprio adesso.
Compresa la tensione psico-emotiva-bioenergetica che ti ha craccato il braccio.
Regalati un sorriso e sciogli la disinformazione che ti ha afflosciato come una pera cotta, ripristina la giusta frequenza di amore, solo per te stesso.
riconnettiti con la Fonte di tutto e credici, perchè è la sola vera verità.
Il tuo braccio smetterà di farti male, da domani in poi, se decidi che oggi sia così.
E potrai usarlo per l’eternità della luce mantenuta viva nel tuo cuore.
(…per chi si lamenterà della scarsa profondità scientifica di questo post, ebbene, ragazzi, non tutti i giorni sono … uno.)